Mantenimento dopo le cure

04.11.2012 12:25

Mantenimento dopo le cure

 

E' doverosa una premessa : la malattia varicosa come tale non guarisce definitivamente perché la sua essenza è la tendenza a generare varici nel tempo.

Ciò detto il paziente con malattia varicosa che si cura, che esegue periodici controlli, che provvede tempestivamente a far trattare  le nuove manifestazioni della sua malattia, diviene un paziente sano: ha la malattia ma non ha le manifestazioni cliniche della malattia.

 

Alcuni consigli utili:

Non negate a voi stessi di avere un problema di salute. Vale per tutte le malattie ma in questo caso fa la differenza. Un paziente con patologia venosa che si sceglie un buon medico di fiducia, con il quale si crea un simpatico rapporto di complicità terapeutica, pone rimedio ai problemi da cui è affetto, elimina i sintomi, corregge sul nascere le  nuove manifestazioni, di fatto guarisce; esteticamente e funzionalmente    è pari a un soggetto  sano.

Fate una visita l'anno  dal vostro flebologo di fiducia. Il periodo ideale è tra  gennaio e aprile; qualunque atto terapeutico si svolge in condizioni ottimali quando il clima è fresco. Non vi presentate a fine giugno per togliere capillari; il flebologo onesto non vi tratterà, chi vi tratterà non farà un capolavoro.

Se notate un cambiamento visibile o un fastidio persistente controllatevi subito dal vostro flebologo; il cedimento funzionale delle valvole venose è un fenomeno che si manifesta in pochi giorni. Una settimana prima la valvola teneva, una settimana dopo c'è un reflusso.

Se ad un anziano, magari con un arto inferiore più gonfio dell' altro, compare una piccola lesione cutanea, magari sanguinante, sul lato interno, nel tratto inferiore della gamba,  convincetelo ad andare dal flebologo; non mettete creme e pomate che non lo guariranno, faranno perdere tempo, e renderanno solo più lungo, costoso e impegnativo il processo di guarigione.

Non fate accumulare troppe varici. Trattare sia con la scleroterapia, sia con la flebochirurgia un quadro limitato e non troppo complesso consente una totale risoluzione del problema; quando invece ci vengono sottoposti quadri clinici insorti molti anni prima in cui si è determinato uno sconquasso anatomico e funzionale, diviene praticamente impossibile ripristinare la funzionalità e l'estetica.

Si dovrebbero fare piani terapeutici di molti interventi e cicli di scleroterapia in pratica irrealizabili; spesso per questo motivo, ci troviamo nella impossibilità di aiutare concretamente alcuni pazienti. Non fate accumulare troppe varici !!! 

Doppler ed EcoDoppler sono strumenti diagnostici da ritenere interconnessi e complementari. Il semplice Doppler ad oggi dice ancora moltissimo e per i vasi più sottili ci offre risposte che l' EcoDoppler ancora non può dare. Lasciate scegliere al vostro medico le indagini più adeguate. Così come la RMN più moderna non ci dà dati nell'asma bronchiale e invece il vecchio fonendoscopio dice tutto, così il piccolo vecchio Doppler continua ad essere insuperato nella valutazione dei vasi di piccolo calibro sia arteriosi che venosi. Fatevi ultrasonografare una volta l'anno le vostre problematiche vascolari, lasciando al medico la scelta dello strumento più utile.

Le calze elastiche  sono i vostri occhiali delle gambe. Se sono quelle giuste le porterete volentieri e troverete anche le soluzioni funzionali ed estetiche del vostro caso. Ricordate che il materiale di cui sono costruite tende a perdere le caratteristiche di elasticità dichiarate a nuovo. Mediamente ogni 6 mesi dovrete sostituirle. Come per le scarpe se non le indossate tutti i giorni durano molto di più. Quando siete certi di avere la calza della giusta misura e classe di compressione, provvedetevi di più di un paio per alternarle, sia per la pulizia che per il “riposo” della componente elastica: in questo modo avrete sempre calze pulite e funzionalmente ottimali prolungando di molti mesi la validità di ogni singolo paio.

 

Molte persone anziane indossano gambaletti o calze coscia non elastiche, ma di abbigliamento, che trattengono dallo scivolare, con degli elastici.

Errore e danno gravissimo perché tale abitudine fa venire le varici e l'edema a chi non ce l' ha, e aggrava enormemente il quadro di chi è già un paziente flebologico.

Togliete quegli elastici alle vostre nonne e zie; sostituiteli con giarretiere utili e non dannose. Esistono inoltre le autoreggenti con fascia in silicone utilissime anche per le nonne e le zie.